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Tetsuo Hara è stato invitato come ospite principale. Un resoconto dal più grande festival di cultura pop del mondo, "Lucca Comics & Games 2025".


©︎ Riccardo Bonuccelli

Lucca Comics & Games, uno dei più grandi festival di cultura pop al mondo, si è svolto nella città medievale di Lucca, in Toscana, dal 25 ottobre al 2 novembre 2025. Quest'anno, la 59a edizione dell'evento, che attira centinaia di migliaia di visitatori ogni anno, ha visto la partecipazione di Hara Tetsuo, regista di Coremix e uno degli autori del manga "Fist of the North Star", che vanta una vasta base di fan in Italia.

Hara ha trascorso quattro giorni a Lucca a partire dal 30 ottobre, partecipando a talk show, disegnando dal vivo, incontrando i fan e rispondendo a numerose interviste. Il suo soggiorno a Lucca è stato un'opportunità per dimostrare il potere delle opere d'arte senza tempo e le nuove possibilità di scambio culturale. Un membro dello staff di Coremix che lo ha accompagnato sul posto condivide uno sguardo all'evento.

Mostra d'arte originale su larga scala tenutasi presso la chiesa


©︎ Riccardo Bonuccelli

La permanenza di Hara a Lucca è iniziata con una conferenza stampa ufficiale. La conferenza, che ha riunito funzionari del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Museo degli Uffizi, oltre a oltre 100 giornalisti provenienti da tutto il mondo, tra cui Francia, Spagna e Canada, ha lasciato una forte impressione: il festival non è semplicemente un evento commerciale, ma un'iniziativa culturale che unisce l'intera città.

Il fascino di Lucca risiede nel fatto che le sue strade medievali diventano esse stesse location per eventi, con chiese e teatri storici trasformati in palcoscenici per moderne mostre di manga e videogiochi e talk show.

Una mostra che ha attirato l'attenzione è stata quella di Hara, allestita nella chiesa rinascimentale di Santa Annunziata dei Servi. Oltre 100 disegni originali tratti da opere come "Fist of the North Star", "Hana no Keiji: Beyond the Clouds" e "Fist of the Blue Sky" sono stati esposti nello spazio solenne della chiesa. L'energia e la potenza dei dipinti si armonizzano con l'architettura, che vanta centinaia di anni di storia, e il manga, come forma d'arte contemporanea, risuona con l'estetica tradizionale italiana.


©︎ Riccardo Bonuccelli

Un momento clou della mostra è stata l'esposizione dell'opera originale, "Il Salvatore nell'Arena", accanto a un'opera dell'artista rinascimentale Baccio Bandinelli. Ciò è stato possibile grazie a un prestito speciale della Galleria degli Uffizi. I dipinti di Hara presentano una rappresentazione del corpo umano che ricorda gli antichi maestri del Rinascimento. Questo messaggio degli organizzatori è stato trasmesso in modo chiaro.


©︎ Riccardo Bonuccelli

In questa giornata, si è tenuta una sessione di autografi per 318 fortunati fan in una sede ristrutturata ricavando una stalla costruita durante l'epoca napoleonica. Hara ha anche ricevuto lo Yellow Kid Master of Comics Award in riconoscimento dei suoi molti anni di successi.

Disegno dal vivo e conversazione sulla creazione


©︎ Federico Giusti

Il secondo giorno si è tenuto il "Maxi Showcase – Tetsuo Hara" presso la gremita Chiesa di San Romano. L'evento è stato un'occasione preziosa per condensare i pensieri di Hara sulla creatività.

Sul palco, Hara ha eseguito un disegno dal vivo di Kenshiro davanti al pubblico, parlando delle sue idee e delle sue tecniche di disegno. La sua visione di dare vita al personaggio con pennellate potenti è stata un capolavoro. Durante la sessione, durata un'ora, ha condiviso con il pubblico l'ingegno che mette nei suoi design unici e nelle sue tecniche di disegno. Il pubblico gremito ha assistito al processo creativo con il fiato sospeso.


©︎ Federico Giusti

Ciò che mi ha colpito ancora una volta è stata l'ampiezza del sostegno a "Fist of the North Star" in Italia. La fascia d'età dei fan che hanno partecipato alle sessioni di autografi tenute ogni giorno al Panini Pavilion (3 sessioni in totale, 318 persone hanno vinto i biglietti) era sorprendentemente ampia, ed era chiaro che "Fist of the North Star" si è profondamente radicato nella società italiana, trascendendo specifiche generazioni e generi.
Il premio Yellow Kid Master of Comics, solennemente conferito ad Hara alla vigilia dell'evento presso lo storico Teatro del Giglio in riconoscimento dei suoi numerosi anni di successi, simboleggia la sua incrollabile popolarità.

Una conversazione con John Romita Jr.


©︎ Arzà Damaride

Il terzo giorno della sua permanenza a Lucca, il locale era gremito di gente, con tutti gli 80.000 biglietti venduti. Nonostante le rigide restrizioni al traffico veicolare in città per motivi di sicurezza, Hara è stato accolto dai fan durante il suo viaggio e la sua popolarità non ha conosciuto limiti.

L'evento principale della giornata è stata una conversazione tra Hara e John Romita Jr., un maestro del fumetto americano (The Amazing Spider-Man, Daredevil: Man Without Fear, ecc.).


©︎ Arzà Damaride

I due artisti hanno parlato degli inizi della loro carriera, delle opere e delle persone che li hanno influenzati, dei rapporti con le loro famiglie e del futuro dell'espressione creativa. Sebbene provengano da paesi diversi e utilizzino media diversi, hanno condiviso una passione e una lotta comuni come artisti, ed è emerso il tema universale che la creatività è un atto umano essenziale.

"TOUGH BOY" della Lucca Symphony Orchestra


©︎ Tony Lamanna

L'ultimo giorno, Hara ha percorso il red carpet fino al Teatro del Giglio, dove si è tenuto uno speciale talk show dal titolo "Ritratto come mito: da 'Fist of the North Star' a Tetsuo Hara", condotto da Lucca, Direttore Generale di Comics & Games, e dal Presidente di Panini.

Il momento culminante dello spettacolo è stato un riarrangiamento di quattro canzoni dell'anime "Fist of the North Star" eseguito dalla Lucca Symphony Orchestra. Nel momento in cui "TOUGH BOY" ha riecheggiato nel prestigioso spazio del teatro dell'opera, l'intera sala è stata travolta da un'ondata di entusiasmo. È stato un momento toccante di scambio culturale, che ha fuso la cultura pop giapponese con l'arte tradizionale europea.

Per concludere lo spettacolo, è stata incisa l'impronta della mano di Hara, che ha lasciato il suo nome a Lucca.


©︎ Tony Lamanna

Visita la Galleria degli Uffizi


©︎ Michele Mariani

Dopo aver completato il suo programma a Lucca, Hara si è recato a Firenze, dove ha visitato la Galleria degli Uffizi, il tempio della bellezza. Durante gli incontri con il Ministero dei Beni Culturali e i funzionari del museo, sono state scambiate parole positive sulla possibilità di una futura collaborazione culturale. L'opera di Hara potrebbe fungere da ponte tra Italia e Giappone. Questa conversazione ha dato l'impressione di tale possibilità. Al termine della visita, Hara ha donato al direttore del museo un autoritratto che aveva realizzato in risposta al suo invito a Lucca Comics & Games, diventando così il primo mangaka giapponese ad avere questo autoritratto incluso nella collezione degli Uffizi, la più grande collezione di autoritratti al mondo.
Questa visita a Lucca è stata una preziosa occasione per riaffermare la profonda passione e l'affetto che i fan italiani nutrono per la cultura manga giapponese e per "Fist of the North Star". Kenshiro e la sua storia hanno influenzato molte persone in Italia per molti anni.

L'intera città medievale di Lucca simboleggiava la coesistenza di decenni di passione per l'arte, rispetto per la tradizione ed entusiasmo per la cultura contemporanea. È stato uno spettacolo insostituibile vedere artisti contemporanei tenere conferenze e sessioni di disegno dal vivo in un edificio ricco di storia. Era un segnale che la creatività è un'attività umana essenziale e che apprezzarla porta grande gioia.

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